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LEZIONE 17 – Tempo: la prima dimensione dello spazio

Partendo da una domanda, Spazio e tempo sono quantità oggettive? e se è cosi che rapporto hanno tra loro, come si relazionano?

Per rispondere a queste domande è necessario servirsi di alcuni assiomi:

1. Il tempo è la prima dimensione dello spazio dal momento che è relativo.

grafico esplicativo

Lo spazio e il tempo in fisica, fanno parte di un’unica grandezza fisica, detta spaziotempo o cronotopo. Un effetto collegato alla dilatazione del tempo è la contrazione dello spazio. Quando il tempo si dilata (rallenta) lo spazio si contrae, e viceversa.

Esempio:

Se ci fosse un orologio sul sistema in movimento (Fig. C – orologio a destra), a causa della dilatazione del tempo le sue lancette si muoverebbero molto più lentamente rispetto agli orologi sulla Terra (Fig. A – orologio a sinistra).

2. Lo spazio è un intervallo percorribile, ne consegue che la linea è la minima dimensione dello spazio stesso.

Grafico di base di Andrea Minini, con aggiunta della retta in verde (minima dimensione dello spazio) che congiunge i punti A e B

3. Il punto è ciò che non ha né spazio né tempo, è possibile fare degli esempi pratici, il punto può essere assimilato ad un buco nero dove tempo e spazio sono generati insieme o ancora per Sant. Agostino il tempo è una proprietà creata da Dio prima dell’universo stesso.

Prime foto, del 2019 di un Buconero supermassiccio

4. Ogni sistema di riferimento è contenuto da uno superiore questo assioma ci aiuta a comprendere mondi diversi dal nostro, a dimensioni spaziali inferiori o superiori.

Da un punto di vista “matematico” le dimensioni che possono essere aggiunte sono infinite.
Lo spazio di Hilbert ne è un esempio.

5. Da un sistema di riferimento inferiore si ha la proiezione di uno superiore. Si può immaginare il superiore attraverso lo strumento della proiezione. In questo ci viene in aiuto l’esperimento di Abbott.

6. Ogni sistema di riferimento è valido al suo interno e ha un suo spazio e tempo autonomo.

Link della parte di FISICA sito di Andrea Minini


ESEMPIO PRATICO – A.Saggio:

Immagine dell’esempio

Prendiamo un foglio di carta e tracciamo una retta tra A e B che chiameremo T, supponendo di essere immersi in un mondo a 2 dimensioni
dove non è possibile conoscere altro che il mondo a due dimensioni del foglio. T è conosciuto come intervallo temporale, e quindi uno spazio possibile. Cominciamo a curvare il foglio. Come è noto la lunghezza T, anche se curva, non varia. Il modo di andare da A a B rimane sempre segnato dalla stessa linea, una volta arrivato al punto di far toccare i punti A e B la linea T continua comunque ad essere il modo più breve per passare da A a B (nelle due dimensioni). Ora immaginando di saltare fuori dal mondo a 2 dimensioni e di cambiare prospettiva vedendo quindi il foglio piegato (cambiando sistema di riferimento), ci apparirà subito chiaro che il modo più veloce per passare da A a B sarà un altro. Ciò dimostra che ogni sistema avrà uno spazio ed un tempo autonomo.


INTERSTELLAR

DÉJÀ VU


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