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Lezione 23 – Alla base del B.I.M: i modelli gerarchici

Il G.I.S. – Geographic Information System

Settore legato solo all’ambiente geografico ma non è da intendersi come l’unica applicazione del “concetto del visualizzare”, il nome non è esattamente un nome “intelligente” perché non rappresenta in maniera corretta le potenzialità del sistema. Potrebbe infatti chiamarsi V.I.S. (Visual Information System) oppure V.I.D. (Visual Information Database).

Il B.I.M. – Building information modelling

BIM invece dal canto suo è un nome “intelligente” dal momento che Building rappresenta la costruzione, il costruire non solo dal punto di vista fisico ma in generale. La parola Information rappresenta il concetto di informazione e del modo in cui viene definita, la parola apre a molte possibilità di interpretazione. Con Modelling si intende con il concetto che mette in relazione più informazioni in modo tale che queste possano interagire

Il BIM rappresenta, un “software” di modellazione tridimensionale in tempo reale di natura dinamica, volto ad aumentare la produttività nella progettazione degli edifici e l’interattività negli studi di progettazione. Il modello unifica la geometria, tutte le relazioni spaziali, le informazioni geografiche, le quantità e le qualità di tutte le componenti dell’edificio, è quindi un sistema fortemente integrato ed interattivo.

DEFINIZIONI
per comprendere al meglio le dinamiche che nascono all’interno del contesto B.I.M. è necessario definire alcuni “attori principali” che interagendo definiscono a tutti gli effetti il Building Information Modelling:

– Il PRIMITIVO rappresenta l’oggetto tridimensionale nativo, contenente tutte le informazioni complete, totali dell’oggetto. Il primitivo rappresenta a tutti gli effetti un’entità, quindi ragionando in un ottica di database presenterà al suo interno delle variazioni dei record secondo diversi fields.

– L’INSTANCE rappresenta la chiamata del primitivo, ovvero l’oggetto primitivo viene assunto come elemento base che poi presenterà delle variazioni come rotazioni, ingrandimenti e localizzazioni.

L’unione delle informazioni date dall’INSTANCE e dal PRIMITIVO rappresentano la caratteristica peculiare del B.I.M. ovvero la nascita di un sistema strutturato e definito in forma gerarchica.

– La NIDIFICAZIONE si verifica nel momento in cui l’oggetto preso in esame può a sua volta presentare al suo interno delle instance di grado inferiore creando un sistema “ad albero” dove qualsiasi oggetto può essere chiamato anche ad un livello superiore senza però perdere il proprio set di informazioni.

L’effettivo salto logico avviene dal momento in cui ho bisogno di un entità specifica non ragiono più sui singoli dati o sulla loro descrizione, ma ragiono su un “blocco dati” (oggetto, block, famiglia), così da poterlo richiamare a piacimento e potendo facilmente modificare la nuova entità derivante da quella del blocco primario. Le informazioni contenute e quindi editabili, possono riguardare qualsiasi forma caratteristica di fattori da quelli geometrici a quelli dati dal colore. Un importante considerazione sta nella modifica dell’elemento, che avvenendo per ordine gerarchico incide su tutto il “filone”, infatti dal momento che mi trovo a modificare l’entità primitiva, muteranno a cascata tutte le instance derivanti da quella entità. Questo ovviamente può presentare vantaggi e svantaggi, ma in un ottica di ottimizzazione del lavoro è un fondamentale cambiamento, il sistema ramificato del modello organizzato gerarchicamente infatti aiuta molto il progettista, riprendendo significativamente elementi dal sistema dei database e della sua gestione delle informazioni.

Tutto ciò che riguarda il B.I.M. può essere riassunto in un unica frase:

“modello tridimensionale, gerarchico ed interattivo basato sul sistema record e fields del sistema database”.


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