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LEZIONE 5 – La lunga crisi dell’ottocento: ricerche e innovazioni tra architettura ingegneria e arte

Quanto è il tempo necessario per l’affermazione di un nuovo paradigma in architettura?
Prendendo ad esempio il periodo rinascimentale l’avvento della prospettiva in architettura fu quasi simultaneo almeno nell’area del centro Italia con Firenze intesa come punto nevralgico della rivoluzione prospettica. Analizzando invece l’avvento della rivoluzione industriale, che rappresento un altro punto di svolta per l’architettura, fu invece molto tardivo. Ci vollero quasi 130 anni per vedere degli sviluppi concreti della rivoluzione industriale sul fronte dell’architettura, ma come mai questa risposta cosi tardiva?

Iniziamo innanzitutto definendo la rivoluzione industriale: quale fu l’avvento principale che rivoluzionò il tutto? la nascita della macchina a vapore e nello specifico i primi sviluppi sul fronte dell’energia artificiale, ovvero le locomotive. Questo inevitabilmente rivoluzionò tutto, a cominciare dal forte inurbamento della società industriale. Il proletariato contadino si trasferì nelle fabbriche, ma non solo, è possibile identificare questa politica di rinnovamento, che a cascata si propaga, in ogni ambito della società; da quello artistico a quello architettonico, come dei rivoli di un fiume che si presenta inizialmente disconnesso ma con il tempo forma un fronte compatto che poi andrà a definire l’ottocento.

macchina a vapore

L’architettura comincia a definire la sua nuova identità, comincia il suo processo grazie agli architetti rivoluzionari francesi che pongono le basi di un nuovo concetto di architettura che rifiuta “l’ampollosità barocca” e che invece si articola attraverso un forte rigore geometrico. I maggiori esponenti sono Boullè e Ledoux. Nascono i primi Politecnici in Francia, con lo scopo di formare una scuola tecnica per architetti ed ingegneri che non erano presenti come figure professionali al tempo. Dourand, uno dei professori di questi politecnici, teorizza lo studio per tipi edilizi, ovvero uno schema tipo di sistemi e schemi organizzativi e distributivi. Nel frattempo l’ingegneria e nello specifico la figura dell’ingegnere si trova a fronteggiare una delle più grandi crisi del mondo contemporaneo e industriale, con l’avvento della locomotiva e della macchina a vapore, diventa necessario creare un infrastruttura “tramviaria”, con l’ausilio di nuovi materiali, come l’acciaio e il cemento, vengono inoltre creati nuovi viadotti e ponti di portata completamente rivoluzionaria.

Contemporaneamente nella città di Chicago si assiste all’impiego dei nuovi materiali ferro e acciaio all’interno di strutture ex novo, dal momento che la città venne colpita da un importante incendio. Un nuovo filone si afferma nei circoli Inglesi; i preraffaeliti che in pieno 1800 guardano al medioevo con ammirazione con una concezione anti macchinista, da cui poi William Morris prenderà spunto per la sua idea di “architettura del tutto” che poi confluirà nel Bauhaus.

Dipinto preraffaelita: The Lady of Shalott

Verso la fine del secolo, si afferma uno stile chiamato diversamente per area geografica, in Italia, prende il nome di “Stile Liberty” in Francia di “Art Nouveau” il primo vero stile unificante del secolo caratterizzato da grandi innovazioni dal punto di vista tecnologico. Per quanto riguarda il filone urbanistico invece Haussmann teorizza a Parigi un nuovo concetto di paesaggio urbano più salubre che va poi ad intersecarsi con il filone artistico, dove i pittori impressionisti vanno a rappresentare questa nuova modalità di visione della città. In particolare Cezanne lavora sulla contraddizione tra la presenza della volumetria delle masse e l’impressionismo del suo maestro Pizarrò, lo fa attraverso un processo analitico, ovvero l’organizzazione per parti dell’opera, che se vogliamo può essere vista anche come un applicazione del concetto di un’altra opera rivoluzionaria del tempo: la catena di montaggio. La soluzione introdotta da Cezanne, attraverso l’eliminazione della prospettiva (vista come un qualcosa si anacronistico), confluisce poi nel Cubismo, portato poi all’estremizzazione da Picasso.

alcune opere di Cezanne
Le Damoiselle d’Avignon – Picasso

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