Prevalentemente il confronto tra la visione rinascimentale e prospettica e quella della seconda ondata, quindi industriale verrà fatto confrontando Palazzo farnese a Roma e l’edificio del Bauhaus a Dessau.
Credo che ciò che rappresenti più di tutti, il cambio di paradigma, la crisi, è la citazione del bivio che ha dovuto vivere il protagonista del Blockbuster Matrix. Pillola azzurra, “fine della storia”, nessun cambio rimaniamo cosi come siamo, nessun rinnovamento tecnologico/strutturale oppure pillola rossa e “vediamo quanto è profonda la tana del Bianconiglio” ovvero il cambio di paradigma, l’arrivo della seconda ondata.
Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del bianconiglio.
Morpheus , Matrix
PROGRAMMA
COSTRUZIONE ovvero la struttura
IDEA DI CITTA’
ESPRESSIONE
METODO
VISIONE
IGIENE
CATALIZZATORE
Cominciando con l’analisi del primo grande confronto tra le due epoche storiche; quello del PROGRAMMA possiamo da subito dire che il programma celebrativo, consiste nell’appunto nel dare enfasi ai grandi poteri del periodo storico come la chiesa e le grandi famiglie. Per quanto riguarda invece la il periodo della seconda ondata il programma è tutto fuorché celebrativo dal momento in cui gli edifici erano fatti per le attività umane, concezione corrispondete al nuovo paradigma industriale. La COSTRUZIONE della città tra i due periodi storici ha inevitabilmente subito dei cambiamenti, la prima concezione si presenta continua dal momento che anche le tecnologie a disposizione ne limitavano le tipologie mentre per la seconda concezione il tutto si presenta maggiormente distaccato dall’isolato di appartenenza (non si segue più l’andamento stradale). L’IDEA DI CITTA’ era inizialmente caratterizzata dalle grandi e massive mura di cinta sia per scopi difensivi che economici, mentre la concezione appartenente alla seconda ondata è caratterizzata da un andamento più libero e aperto. Tutto ciò che vediamo nella città si ripercuote anche nell’ ESPRESSIONE, la prima di tipo sintetico lineare, arroccato, la seconda più frammentaria, libera. Per quanto riguarda le tipologie edilizie e quindi il METODO si comincia ad introiettare le varie funzioni all’interno di un singolo edificio non relegandolo come da concezione precedente ad una singola funzione. La VISIONE figurativa riguarda tutte le componenti nominabili, mentre quella astratta che riguarda la seconda ondata è caratterizzata da tutti elementi non nominabili ad esempio al posto di dire finestra si usano dei sinonimi, come bucatura. Sul concetto di IGIENE sorgono le nuove concezioni cittadine, come con Hausmann, che teorizza l’utilizzo dei Boulevard, per far permeare la luce e il verde all’interno dei quartieri cittadini, inoltre, struttura un sistema fognario per rendere la città più salubre. Il vero e proprio CATALIZZATORE ciò che portò il maggiore cambiamento e la vera presa di coscienza della seconda ondata è il concetto di trasparenza, che può essere declinabile a tutti quanti i confronti sopra citati. Il catalizzatore del periodo rinascimentale fu la prospettiva, per la seconda ondata possiamo identificarla nella trasparenza dove l’interno e l’esterno con la trasparenza, trovano una corrispondenza oggettiva (l’esterno si da, attraverso la trasparenza). La finestra diventa quindi l’estetica della nuova architettura industriale.
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