La definizione enciclopedica della Treccani già mette come si suol dire i puntini sulle i, chiarendoci da subito cosa oggi si intende per mixitè funzionale, ovvero la risposta all’ormai oltrepassata pratica dello zoining.  Il concetto dello zoning è infatti legato alla città moderna, industriale, la cui pratica consisteva nel dividere aree di territorio secondo funzioni precise.

la città contemporanea, invece si basa sull’informazione e presenta una società completamente diversa dalla precedente

Nicola Brucioli – Dallo zoning alla mixitè

è esattamente nella frase di Brucioli la chiave di lettura, nella società dell’informazione, l’idea urbana non può limitarsi allo zoning. Come sostiene sempre lo stesso Brucioli nel suo articolo è cambiato il simbolo dell’era moderna, il quale è passato dalla macchina al computer. La mixitè è quindi figlia di una società fortemente legata al terziario, al recupero delle aree urbane, al verde che guarda trasversalmente alla sintonia con i cittadini con una particolare attenzione agli aspetti sociali e morfologici, cercnado infine di proporre una visione il più possibile “smart” di città. L’era legata al nuovo concetto di città è tangibile ora sta a noi progettisti tentare di proporre delle integrazioni all’interno del tessuto urbano il più eterogenee possibili al fine di abbattere il muro dei quartieri dormitorio, tentando di slegarli dalle proprie funzioni e di integrare il tutto in un grande ed unico contesto cittadino.