Il nostro scopo è quello di non progettare utopie ma di creare sintopie. Lavorare insieme, stare insieme, ciò risulta decisivo in ambito tecnologico e particolarmente forte in ambito universitario con i laureandi e dottorandi.
Il nostro scopo è quello di non progettare utopie ma di creare sintopie. Lavorare insieme, stare insieme, ciò risulta decisivo in ambito tecnologico e particolarmente forte in ambito universitario con i laureandi e dottorandi.
Il Professor Antonino Saggio inizia il suo discorso “regalandoci” una parola, SINTOPIA, la chiave del suo intero discorso è racchiusa in quest’unica parola, successivamente il professore si riaggancia poi al significato etimologico della parola stessa. L’obiettivo di noi progettisti è quello di proporre sintopie e non utopie, elementi concreti al servizio della collettività. Il professor Saggio può essere definito un esperto dell’area relativa al quartiere flaminio avendoci lavorato dal 2014 al 2016 in un area in parte analoga a quella che viene approfondita dal professor Lenci ed i suoi studenti. Saggio cita poi ciò che può essere considerato un “idea comune” tra il suo approccio progettuale e quello del suo omologo Lenci, la densificazione città esistente ad esempio considerando che la città deve fermare la sua espansione, senza però fermare il suo sviluppo o ancora l’inserimento di nuove tecnologie che possano essere depuranti per quanto riguarda l’ambiente. In seguito viene sottolineata la grande realisticità dei progetti, con sistemi distributivi e piante con soluzioni decise e praticabili, sollevando però dei dubbi per quanto concerne i concept progettuali caratterizzati da linee curve.
Finito il commento al libro ed i suoi contenuti il professore si concentra poi sull’esposizione di alcuni dei progetti portati avanti dal suo corso, come quello del “Tevere cavo” il quale distribuito su sei edizioni ha regalato idee di riqualificazione significative utilizzando la strategia dei vuoti urbani ovvero quella delle aree dismesse. Queste aree una volta individuate vengono catalogate secondo un sistema urbano integrato, considerando dei forti principi secondo il quale il progetto urbano si deve articolare. Il professore ci parla poi del triangolo area – programma – cliente uno dei principi fondanti di tutti i progetti, segue poi esponendo i cinque principi cardine che caratterizzano ogni progetto:
1. mixitè – è necessario creare un eterogeneità di funzioni, attraverso l’utilizzo delle tre attività principali vivere produrre e scambiare.
2. driving force ovvero la forza trainante.
3. negoziazione pubblico privata, caratterizzata da progetti creati da imprenditorialità privata ma con una sinergia di interessi.
4. infrastrutturing ovvero innervamento all’interno delle città con spazi di transizione tra città ed edifici
5. ricostruzione del contesto naturale
Alcuni dei progetti principali esposti:
Link – progetto del mercato rionale dell’Appio latino
Link – New European Nervous System
Link – progetto per il recupero dello stadio Flaminio
Link – progetto di uno snodo per il decongestionamento del traffico proveniente dal nord di Roma
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Link – presentazione Prof. Antonino Saggio
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