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LEZIONE 21 – Evoluzione del concetto di modello da Alexander Klein a UNStudio

Qual è la differenza tra lo spreadsheet ed il database?

È opportuno considerare il database come l’evoluzione diretta dello spreadsheet (il foglio di calcolo), la differenza sostanziale sta nelle possibilità che offrono all’interlocutore, nello spreadsheet infatti è possibile inserire una serie limitata di dati prevalentemente alfanumerici, mentre nei database anche immagini, file e quant’altro. Quello che in entrambi i casi però andiamo a creare è un modello nel quale inserire la mole di dati arbitrariamente scelta, nel primo caso in una versione sicuramente semplificata rispetto a quella del database.

Il modello è una modo per relazionare le informazioni, sono quindi relazioni dinamiche tra entità per verificare la loro capacità di interpretare, i frammenti del reale.

Antonino Saggio

Negli anni che intercorsero tra le due grandi guerre mondiali e nei primi dopo guerra nacque la necessità di dar casa a numerose persone, di conseguenza presero piede i primi sviluppi di modelli oggettivi basati sulla funzionalità dell’abitare. Ciò portò però ad un inevitabile standardizzazione dei progetti verso la massima efficienza dei percorsi e degli spazi, nacquero però anche delle alternative in funzione delle unità edilizia ad esempio per progetti su grandi scale si poteva progettare un modello basato sulle facciate o in altri casi collegati alla congiunzione di moduli.

I MODELLI DECISIONALI

Il modello
oggettivo

Il modello prestazionale

Il modello
strutturalista

Il modello
diagrammatico

IL MODELLO OGGETTIVO

Il primo modello è di natura fortemente oggettiva in questo contesto ci si pongono delle domande oggettive dalle quali ne conseguono risposte al tre tanto oggettive. Il primo ventennio del ‘900 era caratterizzato da teorici razionalisti fortemente funzionali nella progettazione, nascono infatti i primi manuali come il Neufert, che possiamo considerare la massima espressione in ambito teorico della razionalità. In un manuale infatti sono presenti dimensioni precise per ambienti analiticamente determinate

Cristopher Alexander

IL MODELLO PRESTAZIONALE

Il modello prestazionale è un’evoluzione di quello oggettivo, uno dei patrocinatori dell’idea fu Christopher Alexander. Alexander ipotizzò dal canto suo una descrizione/esplicitazione degli spazi fino al grado più “basso”, per poi relazionarli attraverso una struttura ben definita. Questo tipo di modello è stato molto importante, un modello decisionale che diventa quindi, prestazionale.

IL MODELLO STRUTTURALISTA

Il modello strutturale o strutturalista, deriva da una corrente letteraria francese del novecento, il quale esponente maggiore fu Lévi-Strauss basata su indagini delle strutture parentali nelle società primitive.
In ambito architettonico il “pioniere” fu l’olandese Habraken il quale supporta la teoria della “partecipazione architettonica” basata sulla gerarchia delle scelte alcune che formavano strutture fisse altre invece variazioni delle forme e dei componenti.

Ben Van Berkel

IL MODELLO DIAGRAMMATICO

Oggi il modello decisionale che va di fatto a sostituire tutti i precedenti è quello diagrammatico, il cui uno dei principali esponenti è Ben Van Berkel. Il modello diagrammatico si basa sull’analisi della forma che delinea le informazioni e le loro relazioni, piuttosto che sull’analisi della forma finale, che potremmo definire una sorta di DNA dell’architettura. I modelli diagrammatici sono intrinsecamente dinamici e legati ad un insieme di dati. L’approccio ai diagrammi di Van Berkel ed il suo studio di progettazione UNStudio, è legato allo sviluppo di diagrammi formati su concetti astratti come l’intensità luminosa, o alla destinazione d’uso quindi ai tipi di persone e le attività che dovranno compiere, o ancora, i flussi dei trasporti. Il loro approccio è quindi basato su tutto quello che può essere analizzato statisticamente e in parte analiticamente in un progetto, a differenza ad esempio di uno studio parametrico alla Frank Gehry.

DUE ESEMPI DI EDIFICI DIAGRAMMATICI DI UNStudio

Casa Möbius

Casa Möbius in Olanda, progetto di UNStudio, articolato secondo un modello diagrammatico che si basa sul nastro di Möbius. Il progetto tratta di una casa monofamiliare che presenta la necessità di inserire degli studi privati per alcuni componenti della nucleo famigliare. Il progetto è caratterizzato dall’analisi di tutte le funzioni necessarie che poi vanno ad intrecciarsi sulla base delle necessità di ogni componente del nucleo famigliare. Degno di nota è il diagramma a blocchi del progetto per la sua semplicità e funzionalità.

Il museo della Mercedes Benz

Il museo Mercedes Benz di Stoccarda è uno degli edifici, delle opere più interessanti basati sul concetto legato al modello diagrammatico. In questo edificio il diagramma diventa infatti interattivo e nasce dalla selezione di sistemi complessi che vanno a generare una forma più semplice sviluppata su base seriale in altezza, la cui differenza é data dal processo mutevole e dinamico che lo compone. In questo edificio gli elementi principali sono quelli dell’equilibrio dell’estetica e della funzionalità.


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