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LEZIONE 3 – Informazione e architettura. Comunicazione Marsupiale, Il problema del significato

Thomas Kuhn è un epistemologo, studioso delle strutture cognitive della scienza, egli afferma che le strutture cognitive sono l’elemento fondante delle rivoluzioni scientifiche, e per estensione la scienza che si basa su alcuni paradigmi lavorando “per salti” e non come un semplice accumulo di elementi. Tutto ciò sfocerà poi nella rivoluzione del pensiero scientifico. Un esempio pratico possiamo trovarlo nell’avvento dell’arrivo dell’elettricità ed il paradigma della fisica classica. Con l’arrivo dell’elettricità grazie ad Alessandro Volta si assiste ad uno stiramento infatti il paradigma della fisica classica ingloba al suo interno con il tempo il concetto di elettricità. Nel mondo della scienza però quello dell’elettricità è solo uno dei tanti paradigmi che via via sono stati integrati all’interno della fisica classica, basti pensare alla teoria della relatività di Einstein o alla concezione quantica ovvero la gestione dell’incertezza e della variabilità.

Per quanto riguarda il nostro mondo l’arrivo dell’informazione da a tutti gli effetti origine ad un cambio di paradigma per l’architettura, e come avviene per l’esempio precedente non cancella ciò che vi è prima ne accresce solo il significato donandogli un senso più ampio.

I paradigmi dell’architettura:

  1. esisto perchè rappresento: concezione di tipo rinascimentale dal 1420 (rappresentatività)
  2. esisto perchè funziono: concezione nata come risposta alla rivoluzione industriale dal 1920
  3. esisto perchè informo: 1999 comunicazione, partecipazione alla terza ondata con l’informazione come elemento catalizzante

Il meccanismo per quanto possa essere di complessa costruzione la funzione dal canto suo risulta di facile lettura, o funziona, o non funziona, invece per quanto riguarda l’informazione è necessario considerare delle figure retoriche. La figura retorica più utilizzata è la metafora dove due elementi vengono messi a confronto l’uno con l’altro per analogia. Per il mondo dell’informazione le figure retoriche funzionano, funzionano poiché riescono a far evocare un operazione di tipo sintetico comunicativo, volto ad una maggiore efficacia.

La pubblicità:

La pubblicità comincia in epoca industriale e negli anni cambia totalmente sia le modalità comunicative che i mezzi di comunicazione, inizia infatti con spiegazioni dettagliate di prodotti attraverso una rappresentazione oggettiva del prodotto, fino ad arrivare oggi dove l’epoca della standardizzazione è terminata.

confronto tra una pubblicità del primo ‘900 ed una di oggi

L’informazione in architettura – il Guggenheim Bilbao Frank Gehry

Il processo funzionale dell’opera risulta particolarmente oculato e particolare, sono infatti presenti; sale esposizioni con posizionamenti piuttosto variegati, sale esposizioni, sale conferenze ecc, ma non è per questo che l’opera risulta un po’ uno dei manifesti del mondo dell’informazione applicato all’architettura. Più di 500.000 persone l’anno vanno a visitare il museo di Gehry risulta difficile che tutti vadano a visitare l’opera per visionare il sapiente studio di funzioni da parte dell’autore. No! Le persone vanno a visitare il Guggenheim perche rappresenta l’élite, perchè è un opera attuale che appartiene alla contemporaneità Lo stesso tipo di ragionamento può essere applicato al museo Ebraico di Berlino, anch’esso viene visitato per la grande forza metaforica che lo contraddistingue, la capacità di rappresentare attraverso l’architettura il trauma dell’olocausto. Oltre queste opere più vicine a noi ci fu un’opera nel 1955 che fece da sparti acque alla terza ondata nel mondo dell’architettura; l’Opera House di Sidney vedi: TO DO – LEZIONE 3.

L’opera con il quale avviene la vera e propria chiusura del cerchio tra mondo dell’informazione e quello dell’architettura può essere considerata l’opera “KIASMA” di Steven Holl un opera che rappresenta a tutti gli effetti un esperienza metaforica ovvero quella dell’inversione dei nervi ottici, sfociando poi nel parallelo metaforico dell’intreccio metafisico. La forma dell’edificio ricorda inoltre i nervi oculari intrecciati. Il progetto fu vincitore di un concorso nel quale Holl presentò il suo progetto secondo il nome di Kiasma, il nome rappresentava solo il “motto” di progetto per il concorso, ma i committenti decisero di mantenere successivamente lo stesso nome per il museo, questo ci fa capire il forte impatto comunicativo e informativo dell’opera in relazione anche alla sua articolazione.

Kiasma museum di Steven Holl

LINK – LEZIONE 3

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