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LEZIONE 0 – Prolusione L’information technology come crisi e come sfida

I Ciclo: L’impatto dell’informatica nella città e nella ricerca architettonica contemporanea.

La parola chiave della lezione è Modernità, una parola utilizzabile in vari ambiti e contesti come quello cronologico temporale o quello con accezione positiva, intrinseco in parte nel significato etimologico della parola stessa. Il nostro caso specifico ci porta a considerare il senso della parola stessa come:

“il cambiamento della crisi in un valore, che lavora, per un estetica di rottura e rinnovamento”

Se vogliamo concentrarci invece sul nostro ramo, il campo dell’architettura, possiamo trovare un esempio nella rivoluzione dettata dalla prospettiva, uno strumento a tutti gli effetti nuovo, che portò ad una idealizzazione di un mondo diverso, “pensato in prospettiva”. Arrivando a definire elementi decorativi e strutturali nel campo prospettico.

 

San Lorenzo – Brunelleschi

 

La prospettiva, uno strumento rivoluzionario per il tempo, diventa quindi il tramite che porta al cambiamento concettuale tema ben noto nelle opere di Masaccio, Donatello e Brunelleschi, in particolare quest’ultimo arriva a reinterpretare l’ordine architettonico classico facendo da spartiacque per i suoi successori.

 

reinterpretazione dell’ordine architettonico classico – Brunelleschi

Rimanendo sempre nel contesto architettonico, viaggiando attraverso i secoli, non possiamo non considerare Borromini come “ambasciatore di modernità” nell’opera di sant’Ivo alla sapienza infatti, vediamo come rispetto all’epoca brunelleschiana, l’opera si pone in antitesi per certi versi, con un modo di rappresentare lo spazio completamente differente. Fatto di linee e tecniche sinuose.

Sant’Ivo alla sapienza – Borromini

Un’ulteriore periodo storico da analizzare è il mondo industriale che ha caratterizzato particolarmente la sfera architettonica, con l’avvento della produzione in serie, cominciano a nascere delle criticità industriali che portano a ripensare in parte la progettazione architettonica del tempo. uno dei pionieri fu proprio Walter Gropius con la scuola del Bauhaus.

Il Bauhaus – Gropius

I progetti di Frank Ghery infine risultano decisamente più vicini ai giorni nostri caratterizzate quindi da strumentazioni e tecnologie decisamente più avanguardiste che permettono la realizzazione di opere particolarmente complesse.

IL CONCETTO DI MODERNO IN ARCHITETTURA NEGLI ANNI

Altri esempi in architettura:

  1. il progetto di Rem Koolhaas, di villa Lemonie, risoluzione di un problema concreto (quello di un padrone di casa portatore di Handicap), attraverso l’impiego di una pedana montacarichi che collega interamente la casa abbattendone le barriere architettoniche.
  2. il Museo di ebraico di Berlino, si contraddistingue per una progettazione architettonica particolarmente ricca di significati, che rende giustizia alla grande tragedia dell’olocausto.
  3. il progetto di Rural Studio, progettazione realizzata in un contesto rurale, che si differenzia per la realizzazione della struttura attraverso il riutilizzo di elementi riciclati, come i vetri dei parabrezza delle automobili.

in alto a sinistra RURAL STUDIO, in basso Villa Lemonie, a destra scorcio museo ebraico

in altri campi si fa largo il tema della modernità in risposta al contesto di “crisi” ad esempio qui possiamo vedere una persona sordomuta che attraverso l’ausilio di una videochiamata riesce ad abbattere la barriera della comunicazione a distanza di seguito il link:

http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Filmati/AnimazioniVarie/sordomutocrisi.mov

il concetto di crisi e modernità su pellicola:

il primo esempio è quello del gattopardo, dove un Italia post unitaria punta a rinnovarsi attraverso l’arrivo dei garibaldini, si assiste quindi ad un inevitabile cambio dei modi. Una citazione dal libro è la seguente: “tutto deve cambiare perché tutto resti come prima“. Nel film The Artist invece assistiamo ad un momento di transizione tra il cinema muto e quello sonoro, con i due interpreti principali della pellicola che sono obbligati a rinnovarsi, per non perdere la fama acquisita con il cinema muto, che nel frattempo diventa anacronistico. La loro soluzione è una grande idea, la creazione del concetto di musical, irrealizzabile fino a quel momento poiché pur volendo i mezzi a disposizione non ne avrebbero permesso la realizzazione, cosi facendo riescono a reinventarsi.

Le locandine dei due film sopracitati

 

“Quando una cosa è moderna è moderna sempre”

Anonimo

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