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LEZIONE 2 TRIS – SECONDA LEZIONE GRASSHOPPER E RHINOCEROS

PARTE 1 – superficie curva complessa

– Iniziamo inserendo 3 curve su Rhinoceros con il comando CURVE con più punti di controllo in modo da poterle editare e curvare a piacimento, così da avere la possibilità di trasformarle selezioniamo le 3 curve e premiamo il comando LOFT su Grasshopper per creare una superficie, è fondamentale che i tre elementi “curva” siano in sequenza ordinata. Le curve create su Rhino, le collegheremo ai comandi CURVE su Grasshopper utilizzando il comando SET ONE CURVE.

– Per dividere la superficie in rettangoli usiamo il componente ISOTRIM al quale collegheremo il componente DIVIDE DOMAIN che parametrizzeremo grazie a due NUMBER SLIDER su U e V. Esplodiamo poi le superfici con il componente EXPLODE. Ora una volta individuati i vertici dei rettangoli è necessario suddividere la superficie in più triangoli attraverso il comando LIST ITEM grazie al quale sarà possibile individuare i vertici dei triangoli dal quale faremo partire le linee con il componente LINE ad esso collegato.

– Per rendere le linee generate tridimensionali le colleghiamo in Input al comando PIPE che renderà le linee dei “cilindri”, per rendere la struttura reticolare a tutti gli effetti inseriamo ora delle sfere nei punti di nodo.

SCRIPT COMPLETO DI GRASSHOPPER:


PARTE 2 – Serie di cubi utilizzando un immagine come parametro

– Iniziamo inserendo creando una serie ordinata basate su una griglia (regolare) e lo facciamo utilizzando i due componenti SERIES, da cui uno agirà lungo l’asse x e uno sull’asse y. Colleghiamo il precedente componente con il componente CROSSREFERENCE al quale in input inseriremo i due output delle due SERIES. Per concludere questa prima parte inseriamo il componente CONSTRUCT POINT il quale servirà a creare formalmente questi punti sulla griglia. Ovviamente collegheremo inizialmente dei NUMBER SLIDER per indicare in vari parametri del punto di inizio, del numero di elementi collegati.

– Una volta individuati i punti attraverso i comandi precedenti, andremo ad inserire i quadrati dove il baricentro sarà indicato proprio dai punti trovati, li inseriremo attraverso il componente PLANE SURFACE al quale inseriremo in input i punti ricavati precedentemente in P ed in X ed Y le coordinate dimensionali. I quadrati saranno quindi poi estrusi attraverso EXTRUDE.

– Il componente EXTRUDE però sarà il nostro componente terminale, per far si che il parametro sia rappresentato da un immagine specifica dovremo prima, sicuramente inserire la direzione dell’estrusione che sarà lungo la direzione Z e lo faremo con il componente UNIT Z. Per modellare i quadrati inseriamo quindi il componente DECONSTRUCT al quale colleghiamo il componente REMAP NUMEBERS, per cambiarne il dominio poi inseriamo il componente CONSTRUCT POINT al quale colleghiamo il nuovo “dominio remappato”, inseriamo infine l’immagine da utilizzare come parametro che a sua volta sarà collegata in input ad EXTRUDE.

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PARTE 2 – Variante cubi

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