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LEZIONE 8 – Dentro i Bits. Il mondo raster

La comunicazione “digitale” in qualche modo parte dai tempi di Leonardo Da Vinci, ipotizzando infatti che lui da genio quale era, fosse in grado di creare un sistema di codificazione a distanza, il quale attraverso precise regole, potesse restituire in qualche modo un immagine basata su un sistema a griglia. Quella che segue è una mia interpretazione fumettistica dell’evento, in cui Leonardo deve comunicare a Lorenzo De Medici la scoperta dell’uomo vitruviano, ma Leonardo si trova a Vinci, città natale e Lorenzo a Firenze. Attraverso un codice da lui inventato (stesso codice poi reinterpretato e riutilizzato sui nostri modelli dispositivi), riesce a comunicare la sua nuova scoperta. Ora 450-500 anni dopo possiamo inviare la stessa immagine con un semplice tocco a km di distanza e forse è anche un po’ grazie al “Davinci’s Code”.

FUMETTO – Davinci’s code di Andrea Lucio Posteraro

Il procedimento che “scherzosamente” attribuiamo a Leonardo, trova oggi un’applicazione continua nel mondo Raster primo tra tutti nel più famoso programma di editazione grafica Photoshop che usa un sistema di Pixel applicati su una griglia definita dall’utente. La chiave sta esattamente qui nella griglia e nella Risoluzione scelta per quest’ultima. La risoluzione non è altro che la “densità” della griglia di riferimento, più questa sarà fitta più la risoluzione dell’immagine sarà definita, le risoluzioni standard espresse in DPI (punti per pollice) sono:

  • 72 DPI
  • 150 DPI
  • 300 DPI

Come esempio pratico della differenza di risoluzione dei Pixel su una stessa immagine, ho preso la mia foto profilo l’ho inserita in un programma online: Pixel me, il quale dopo aver processato l’immagine mi ha riproposto quattro diverse versioni, con quattro risoluzioni e quindi griglie diverse:

Da questo mio esperimento si apre inevitabilmente un altra questione ovvero, il sistema legato alla profondità di colore che cito da un sito che sembra spiegare molto bene la tematica:

La profondità di bit quantifica quanti sono i colori univoci disponibili in un’immagine nella medesima tavolozza in termini di numeri 0 ed 1 (i bit).

Ogni pixel a colori in un’immagine digitale è creato attraverso una combinazione dei tre colori primari (RGB): rosso, verde e blu. Ogni colore primario viene spesso definito come un “canale di colore” e può avere qualsiasi valore di intensità nell’intervallo specificato dalla profondità di bit.

fotografareindigitale.com

Va fatta inoltre una considerazione, nell’attimo in cui l’immagine diventa un’immagine raster viene decodificata e fatta diventare informazione quindi nonostante non acquisterà un valore maggiore rispetto a prima ma avrà maggiori informazioni.

Link di approfondimento

LINK – La profondità di colore
LINK – Gli NFT


LINK – LEZIONE 8

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