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TO DO – LEZIONE 24-25

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L’interattività – Commento

L’articolo descrive l’arrivo della televisione nella casa del professor. Saggio avvenuto nel 1962 e l’influenza che ha avuto sulla sua generazione. Il figlio del professore, però, nato con la TV e il computer, gioca in rete con altri ragazzi in tutto il mondo.

Essere “nati” quando un oggetto o una tecnica importante è già parte del paesaggio della nostra vita caratterizza la nostra visione del mondo e delle cose? 

Antonino Saggio – Interattività , Coffee break

Partendo da questa domanda si cominciano ad affrontare elementi poi descritti in uno dei libri della collana dedicata sui temi legati all’avvento dell’informatica in architettura.

Nello specifico il libro “Nati con il computer” esplora l’imprinting architettonico della generazione di architetti che è cresciuta con i computer e ha influenzato la loro visione del mondo e delle cose. Gli autori descrivono gli architetti e le teorie che li ispirano, come la ricerca sui fluidi, le conformazioni antropomorfe e animate, le nuove forme anfibie e la ricerca di complessità. Questa generazione sta cercando in territori nuovi. Se lo stesso lavoro fosse stato fatto nel primo Quattrocento, si sarebbero scoperti artisti come Masaccio, Brunelleschi, Alberti e Donatello, che stavano cercando di creare un nuovo spazio umano governato dall’uomo.

DE- formazione e IN – formazione

Il libro analizza dieci studi di architettura e li organizza in due categorie principali: “De-formazione” e “In-formazione“. La prima categoria si concentra sulla manipolazione e deformazione della forma attraverso il computer, alla ricerca di nuove sostanze e perché legati alle teorie contemporanee. L’altra categoria, “In-formazione“, si riferisce a una forma aperta e non finita, ma anche all’architettura come informazione. Questi due filoni mostrano le due principali strade che i progettisti stanno intraprendendo nell’era della rivoluzione informatica, in cui diverse discipline sono vicine e interconnesse.

La Nuova trasparenza

Il libro tratta dell’architettura dell’era dell’informazione e cerca di definire un’architettura caratteristica di quest’epoca. La sfida è creare un’architettura che non sia solo narrativa ma che sia anche interattiva, in grado di cambiare in base alla situazione e all’ambiente esterno. Il problema non è tecnico, ma estetico, ovvero trovare un modo per creare un’architettura che abbia la consapevolezza di poter essere interattiva come un ipertesto. L’architettura interattiva è una nuova sfida estetica, come quella che gli architetti affrontarono nell’usare il cemento armato negli anni ’20.

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