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LEZIONE 7 bis – QUARTA LEZIONE GRASSHOPPER E RHINOCEROS

LEZIONE 7 bis - RIPRODUZIONE DI UNA DELLE ABSOLUTE TOWER DI MAD SU GRASSHOPPER

Il progetto di MAD architects è utile per lavorare sul “morphing” le due torri lavorano infatti sulla rotazione di una figura geometrica di base ovvero un ellisse. L’ellisse al piano terra via via che andrà a salire ruoterà su se stesso. La funzione interessante che si andrà a sperimentare nell’esercitazione è quella di integrare una funzione matematica utilizzandola come parametro di curvatura dell’edificio. La struttura della torre è basata su un core centrale, portante seguito da una serie di setti anch’essi portanti che a volte arrivano fino in facciata. I solai si presentano relativamente sottili, il progetto presenta delle balconate ai piani.

  • Rappresentare su Rhino un ellisse attraverso il comando Ellisse:Centro le dimensioni devono essere; larghezza 64 e lunghezza 42 volendo ci si può aiutare con una struttura rettangolare di costruzione.

  • Una volta costruito l’ellisse, passiamo su Grasshopper. Inseriamo il componente CURVE lo faremo selezionando l’elemento ellisse corrispondente su Rhino, Andremo successivamente a Riparametrizzare la curva con il comando REPARAMETERIZE cliccando con il tasto destro sul componente CURVE. Una volta fatto ciò utilizzeremo il componente MOVE al quale collegheremo la nostra curva indicandole in serie cosa dobbiamo riportare e a che distanza (i paini dell’edificio). Per copiare in serie i vari piani utilizzeremo il componente SERIES al quale collegheremo due NUMBER SLIDERS con i parametri di quanti piani e quanti step (57 e 4), infine dobbiamo indicare lungo quale asse vogliamo avvenga lo spostamento ovvero Z, utilizzeremo il componente UNIT Z.

  • Ora attraverso il componente AREA vado a stabilire il centro dei miei ellissi, processo necessario per stabilire il centro di rotazione. Successivamente il mio scopo sarà quello di far ruotare la i vari ellissi rispetto ad una funzione matematica. Utilizzo il componente ROTATE al quale collego nei vari input tutti i piani copiati in serie in G dalla G in output del componente MOVE mentre collego la C in output del componente AREA con la P in input di ROTATE. Per quanto riguarda la A in input si procede creando un ulteriore serie con il comando SERIES nel quale inseriremo nella C in input (ovvero il Count) il collegamento con i piani della scorsa serie ovvero 57 in modo da rendere anche questo dipendente da quel fattore numerico. In N invece collegheremo il componente RADIANS al quale aggiungiamo un NUMBER SLIDER dal fattore 1 che servono a stabilire di quanti gradi vogliamo ruotino i nostri piani. Colleghiamo infine il componente SERIES con il componente GRAPH MAPPER ovvero un grafico di funzioni. Con il tasto destro all’interno del riquadro, selezioniamo Graph types e nel nostro caso selezioniamo Bezier. Colleghiamo il componente GRAPH MAPPER ad un moltiplicatore dove in A colleghiamo il grafico, ed in B un fattore numerico a piacere il quale a sua volta verrà collegato in A in input al componente ROTATE. Fatto ciò otterremo la figura sulla sinistra.

  • Arrivati a questo punto è necessario dare uno spessore ai vari piani e quindi estruderli. Al precedente componente ROTATE colleghiamo in output da G il componente BOUNDARY SURFACES cosi selezioneremo i vari piani, che non avranno però ancora uno spessore. Per dare spessore ai piani utilizzeremo il comando EXTRUDE al quale collegheremo in input su B il componente BOUNDARY SURFACES e su D la direzione lungo la quale vogliamo estrudere il piano ovvero lungo z e lo faremo collegando il componente UNIT Z. Siccome vogliamo che i solai siano estrusi verso il basso colleghiamo al componente UNIT Z il componente NEGATIVE con un NUMBER SLIDER al quale daremo un fattore numerico di 0.4.

  • Una volta definiti i solai ed i loro spessori diventa necessario definire le varie vetrate che compongono l’edificio. Per fare questo utilizzo il componente OFFSET CURVE ed ho collegato in C in input la G in output dei precedenti piani ruotati mentre in input in D collego il componente NEGATIVE al quale a sua volta sarà collegato un NUMBER SLIDER dal fattore 4. Colleghiamo ora l’output C del componente OFFSET CURVE con il componente DIVIDE CURVE per creare una spezzata, al quale collegheremo in input N (Count) un NUMBER SLIDER per indicare il numero di punti della spezzata. Successivamente in output su P del componente DIVIDE CURVE ci colleghiamo il componente POLYLINE per creare una polilinea che colleghi tutti i precedenti punti. Colleghiamo ora il componente EXTRUDE all’output di POLYLINE, che a sua volta collegheremo in input anche il componente UNIT Z che sta ad indicare il verso di estrusione. Per decidere quanto dovranno essere alte queste vetrate utilizziamo il componente SUBTRACTION (sottrazione) che collegheremo al componente UNIT Z, nella A di SUBTRACTION ci colleghiamo in input gli step di partenza dell’ellisse mentre in B verrà collegato il valore dello spessore dei solai dalla parte precedente. Avremo quindi ottenuto delle “vetrate” lungo tutto il corpo centrale, ma l’ultima curva, in copertura presenta un passo diverso ed un altezza diversa. Per ovviare a questo problema utilizziamo il componente CULL INDEX al quale cliccando con il tasto destro sulla parte sinistra del componente inseriremo un espressione selezionando Expression che sarà (X-1), ovvero il totale dei piani -1. Colleghiamo ora CULL INDEX in input in L al precedente componente POLYLINE al quale con il tasto destro sul lato destro del componente selezioneremo Flatten (freccia in basso), per mettere le curve in un unico insieme.

  • Andiamo ora a definire il piano superiore sulla cima dell’edificio. Utilizziamo il componente LIST ITEM che collegheremo in input in L con il componente OFFSET CURVE. Il LIST ITEM è necessario dal momento che a noi serve selezionare una sola curva (l’ultima) tra tutte quelle oggetto di offset, inseriamo poi in input su i un componente SUBTRACTION dove in input in A inseriamo il numero iniziale dei piani degli ellissi, ed in B il NUMBER SLIDER fattore 1. Il LIST ITEM però non potrà selezionare il 56° piano se non utilizziamo il comando Flatten quindi con il tasto destro a sinistra del componente selezioniamo il comando. Colleghiamo al componente LIST ITEM il componente DIVIDE CURVE lo colleghiamo in input su C e colleghiamo un NUMBER SLIDER fattore 200 in input su N. Come fatto precedentemente per gli altri piani colleghiamo il componente DIVIDE CURVE al componente POLYLINE che poi estruderemo con il componente EXTRUDE lungo l’asse z con il componente UNIT Z applicandogli un NUMBER SLIDER con un fattore 8.

  • Manca infine la definizione dei vari parapetti, composti da un tubolare e da dei vetri. Al primo componente ROTATE in cui sono incluse tutti i vari ellissi collego in input in C il componente OFFSET CURVE collegato a sua volta al componente MOVE che sarà connesso al componente UNIT Z il quale sarà a sua volta connesso con un NUMBER SLIDER di fattore 1. Al precedente componente MOVE colleghiamo il comando PIPE al quale attraverso un NUMBER SLIDER di fattore 0.1 (ne viene definito il raggio), al quale collegheremo anche la D in input del componente OFFSET CURVE. Sempre al componente MOVE colleghiamo dall’output in G il componente DIVIDE CURVE collegandoci attraverso un NUMBER SLIDER dal fattore di 114 il conto dei punti della spezzata. Al componente DIVIDE CURVE andiamo a collegare il componente LINE SDL che chiederà tre cose, da dove parto, la direzione e la lunghezza. Colleghiamo quindi in input ad S il componente DIVIDE, in input in L ci colleghiamo un UNIT Z al quale aggiungeremo il componente NEGATIVE dal momento che vogliamo il movimento verso il basso, che andremo poi a connettere con un fattore addizionale ADDITION con l’input in A pari ad 1 ed in B collegato con lo 0.4 del solaio. Per ultimo colleghiamo in input ad L lo stesso fattore addizionale ADDITION per ottenere la dipendenza dagli stessi fattori. Infine colleghiamo all’output di LINE SDL un ulteriore componente PIPE al quale collegheremo un fattore di scala DIVISION a sua volta tra due fattori, ovvero il raggio del precedente PIPE/2.

Algoritmo finale

  • Infine ora per avere l’edificio su Rhino, utilizziamo il comando BAKE, per “cucinare” solo le parti che ci interessano, ovvero le estrusioni (componente EXTRUDE) di ogni sua componente, la parte superiore, i solai e la parte vetrata interna mentre per i parapetti, cuciniamo i componenti PIPE. Per procedere poi magari ad una renderizzazione dell’edificio.

NB: Per “colorare” le varie estrusioni si utilizza il componente CUSTUM PREVIEW che sarà collegato in input in G con l’estrusione ed in M con il componente COLOR SWATCH per la gestione del colore.

NB: l’interfaccia per il comando BAKE si ottiene premendo la rotella del mouse (il logo è quello con l’uovo)

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