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TO DO – LEZIONE 1

Il rapporto tra crisi modernità ed information technology

“il cambiamento della crisi in un valore, che lavora, per un estetica di rottura e rinnovamento”.

Ripartirei da questa definizione di modernità in stretta relazione con il concetto di crisi, che inevitabilmente si va a collegare con il cambiamento, il rinnovamento. La storia ci insegna che dopo un periodo di crisi ad esempio dato da una situazione economica social post bellica, ne conseguirà sempre un momento di rottura con il passato con un conseguente periodo florido, arricchito anche da tutte le tecnologie sviluppate durante il contesto precedente.

L’uomo storicamente punta sempre a superare i propri limiti, ed è proprio in un contesto di crisi che si sente maggiormente limitato e perciò indotto a migliorare la propria situazione e migliorarsi. Un pratico esempio lo possiamo avere con la tecnologia SONAR utilizzata dai sottomarini durante il contesto bellico, oppure, sempre durante la 2° guerra mondiale, i primi approcci a rudimentali computer intesi come grandi macchine di calcolo divenute poi quelle che conosciamo oggi, grazie alla programmazione. Lo sviluppo di quell’idea in embrione di macchine di calcolo, siamo riusciti con il passare degli anni a stabilire una convenzione specifica, infatti oggi attraverso l’applicazione di quest’ultima ai dati elaborati dal calcolatore, otteniamo informazioni che a loro volta potranno essere inserite nel contesto di un modello. Incredibile i passi da gigante che sono stati fatti in questi anni, in soli 80 anni siamo passati da computer grandi quanto stanze per elaborare minime informazioni, fino ad arrivare ad oggi, ai computer quantistici. Lo sviluppo lo viviamo ogni giorno sulla nostra pelle, anche grazie ai molteplici assistenti vocali che ci circondano, i vari “Alexa” del colosso Amazon, “Siri”, che ormai assistono le nostre attività quotidiane.

L’impatto dell’onda tecnologica è ben presente, anche nel nostro settore, quello edile, un settore in costante metamorfosi e sviluppo, in cui siamo sempre alla ricerca di nuovi materiali, più resistenti, migliori, che reagiscano meglio alle prove di carico. Siamo arrivati ai giorni nostri a realizzare abitazioni con la stampante 3D, attraverso una malta gettata in opera. La scorsa domenica ho partecipato al Maker Faire, dove lo sviluppo tecnologico la fa da padrone, ciò che ha colpito la mia attenzione è stato il sistema Crane Wasp che possiamo definire come: “Un sistema modulare di stampa 3d collaborativa”.

foto del Maker faire 2022, azienda crane wasp stampante 3D

Sono rimasto strabiliato dal momento che mi sono fermato a ragionare su come questa metodologia per la creazione di manufatti edili potesse sopperire ad una serie di problematiche, di come possano ad esempio essere impiegate in aree terremotate, oppure in aree geografiche particolarmente povere pensando al grande abbattimento dei costi di produzione. L’impatto ambientale è un fattore, risulterà minimo dal momento che potranno essere impiegati elementi costruttivi di riciclo, arrivando fino all’utilizzo di tecnologie anti inquinamento.

Schema preso dal sito dell’azienda Crane wasp

La tecnologia, e nello specifico lo sviluppo tecnologico ci aiuteranno sempre, aprendoci a grandi possibilità ma dovremo sempre essere noi a permettere che ciò accada.

A.L. Posteraro

LINK UTILI:

3D WASP:https://www.3dwasp.com/stampante-3d-per-case-crane-wasp/#:~:text=Crane%20WASP%2C%20stampante%203D%20per,simbolo%20guida%3A%20la%20vespa%20vasaia.

LE CASE CON STAMPANTE 3D, SOLUZIONE ANTISISMICA: https://www.cittadiniecologisti.it/tecnologie-sostenibili/case-stampante-3d/

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