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TO DO – LEZIONE 11

L’utilizzo di sistemi digitali di animazione basati sul sistema NURBS […] ha avuto un effetto liberatorio sui processi di progettazione permettendo agli architetti di lavorare con livelli di maggior complessità.

Alicia Imperiale – New Flatness: Surface tension in digital Architecture

Partendo da questa frase, una delle prime dell’articolo di Alicia Imperiale, cominciamo subito a confrontarci con le potenzialità immense che ci offre la progettazione che qual si voglia considerare parametrica o comunque assistita, cita infatti la tecnica Nurbs (Non-Uniform Rational Bezier Spline curves) una tecnica, un modo di rappresentare e disegnare che ha senza dubbio portato un cambiamento significativo nelle capacità progettuali. Alicia Imperiale citando molteplici figure di spicco come Fredric Jameson e Mark Taylor, afferma che ciò porta gli architetti a lavorare con livelli di maggior complessità ma a cascata tutto ciò ha portato anche una “mancanza di profondità” nelle opere nell’era postmoderna sostenendo inoltre che il tema della superficie risulta particolarmente importante dunque sarà compito di architetti ed ingegneri, urbanisti scontrarsi e porsi in relazione sempre più con il tema della superficie. Un ulteriore tema citato sempre legato alla “sfera della superficie” riguarda quello della pelle, non è forse il nostro strato superficiale? la pelle infatti è da considerarsi secondo Mark Taylor, un organo esso stesso perché inevitabilmente è a contatto e si relaziona anche con tutte le parti interne ad essa collegate, non potendo fare una distinzione effettiva fra esterno e interno come nella Bottiglia di Klein e nel Nastro di Moebius.

La bottiglia di Klein e i nastri di Moebius due concetti collegati tra loro.

Investigazioni su geometrie di carattere topologico sono diventate relativamente comuni grazie anche all’uso di programmi quali Alias o Maya.

Alicia Imperiale – New Flatness: Surface tension in digital Architecture

Cita inoltre uno dei temi che maggiormente hanno trovato sfogo in architettura ovvero quello della “piega” resa in qualche modo possibile o comunque maggiormente accessibile attraverso l’impiego di programmi specifici come cita l’autrice dell’articolo. Che per concludere ci lascia con una riflessione citando Bernard Cache ovvero non si tratta di stabilire se esiste un architettura di superfici curve o piane ma…

bisogna, essere sufficientemente attenti e critici così da poter separare, nella lettura del funzionamento del progetto, da un lato il livello concettuale e dall’altro il livello formale in quanto risultato dell’utilizzo di certi strumenti operativi.

Bernard Cache

Continuità di superfici, fluidità, dinamicità, sono concetti ormai ben che introiettati nella progettazione urbana e non sembra essere particolarmente presente una chiara distinzione tra rapporti di forma.

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LINK DI APPROFONDIMENTO

Link per approfondire il rapporto tra la bottiglia di Klein ed il nostro di Moebius

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